L’ANDI Veneto scrive a Zaia: «Dentisti pronti a somministrare il vaccino anti Covid»

«Ci mettiamo a disposizione per sostenere e favorire la campagna vaccinale con adesione su base volontaria e per la sua diffusione presso la popolazione». Questo il passaggio chiave della lettera inviata ieri da ANDI Veneto e dal suo presidente Federico Zanetti – che rappresenta 2.800 professionisti su 4mila in Veneto – ai vertici della Regione, il presidente Luca Zaia e l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin in primis, che annuncia la disponibilità dei dentisti veneti a somministrare ai cittadini i vaccini anti Covid.
«Nella consapevolezza delle difficoltà dei veneti – si legge ancora – e della gravità del momento che non risparmia alcuna categoria, soprattutto i soggetti fragili, gli odontoiatri veneti, che sono e saranno sempre disponibili e pronti a dialogare con le istituzioni regionali, esprimono la propria intenzione di attivarsi a favore della popolazione, tramite la Regione che rappresenta il riferimento istituzionale oggi più che mai significativo per il coordinamento di ogni azione volta al superamento della perdurante emergenza».

Un’azione che ha provocato una reazione immediata per lo meno nel veneziano: ben 52, in meno di 24 ore, gli odontoiatri che hanno aderito all’iniziativa. Conteggio che continua ancora a salire. «Non sono sorpreso di questa risposta dei colleghi – spiega il presidente di ANDI Venezia Filippo Stefani – perché noi siamo per prima cosa medici e in noi è innato questo spirito di solidarietà di fronte all’emergenza. I nostri iscritti sono pronti a fornire “manodopera” su base volontaria. Andremo a somministrare i vaccini nelle strutture che le due aziende sanitarie, Ulss 3 Serenissima e 4 Veneto Orientale, ci metteranno a disposizione».
«La motivazione per questa iniziativa – gli fa eco il suo vice Luca Dal Carlo – è la missione sanitaria che ognuno di noi ha e sente: c’è un senso collettivo in questa emergenza e se c’è qualcuno che può fare qualcosa e ha il ruolo per farlo, lo deve fare. Noi lo facciamo ben volentieri. Non faremo i vaccini nei nostri studi, ma entreremo in una macchina già ben oliata».

Prima, però di vederli all’opera, c’è tutta una serie di aspetti, anche di non facilissima soluzione, da mettere a punto, a partire dal software gestionale delle aziende sanitarie che aggiornano automaticamente il sistema dei vaccini fino al nodo da sciogliere della responsabilità professionale. «I colleghi – spiegano all’unisono Stefani e Dal Carlo – si metteranno a disposizione su base volontaria e a titolo gratuito. Non possono, però, rischiare una responsabilità penale o una richiesta di risarcimento economico. Per partire è necessario avere garanzie e tutele su questo fronte».
Mentre anche a livello nazionale, il presidente della FNOMCeO Filippo Anelli chiede uno scudo penale per i medici vaccinatori – e proprio questa mattina ha incontrato la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia – dal canto suo, intanto, ANDI Venezia, che conta 425 iscritti, si sta confrontando con gli esperti, avvocati e assicuratori, per trovare la soluzione più conveniente al problema.
«I colleghi ci sono – sottolinea il presidente Stefani – la forza operativa c’è. Siamo fiduciosi di avere qualche risposta già nei prossimi giorni». «Una volta risolti i problemi tecnici – aggiunge Dal Carlo – noi siamo pronti a partire. Anche domani».

Un plauso all’iniziativa di ANDI Venezia arriva anche da Giuliano Nicolin, presidente della Commissione Albo Odontoiatri (CAO) lagunare. «Ancora una volta – commenta – i colleghi dimostrano quella sensibilità, quel senso civico e del dovere che avevano già dimostrato un anno fa, a inizio pandemia, quando, nonostante nessuno li avesse obbligati, hanno deciso di chiudere gli studi per limitare la diffusione del contagio, garantendo soltanto le urgenze. In quei mesi abbiamo dovuto lottare per i dispositivi di protezione individuale, che spesso ci siamo procurati da soli, o per i tamponi. Poi anche per avere i vaccini per noi e il nostro personale di studio. Ma quando veniamo chiamati, quando c’è da scendere in campo per il bene collettivo, noi siamo sempre a disposizione. Vanno chiarite bene tutte le modalità, ma nessuno di noi si tira indietro».

Chiara Semenzato, giornalista OMCeO Provincia di Venezia

Dell'iniziativa dell'ANDI Venezia ha parlato anche la stampa locale. La rassegna stampa:

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