Medici a scuola: la proposta dell'OMCeO Venezia su Quotidiano Sanità

Questo articolo è stato ripreso dal giornalista Endrius Salvalaggio e pubblicato, ieri, giovedì 10 settembre 2020, dalla rivista on line di settore "Quotidiano Sanità". Potete leggerlo a questo link diretto: http://www.quotidianosanita.it/veneto/articolo.php?articolo_id=87849. Qui la versione integrale dell'articolo che riporta le dichiarazioni del presidente dell'OMCeO Venezia e vicepresidente FNOMCeO Giovanni Leoni.

OMCeO Venezia fa alla Regione Veneto, all’indomani della pubblicazione delle linee guida sulle riapertura delle scuole, una proposta. Dal comunicato regionale si legge che non sarà presente il medico scolastico, ma tutto sarà gestito a cascata dai Dipartimenti di Prevenzione e il Sistema Educativo, con personale di riferimento all’interno delle scuole, direttore scolastico o suo incaricato, in collegamento con i medici curanti di bambini e studenti: medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.

La proposta del Presidente dell’Ordine dei Medici di Venezia Giovanni Leoni è quella di utilizzare i medici della Continuità Assistenziale per un insegnamento capillare nelle scuole sul virus Sars Cov-2, sono i colleghi che meglio si prestano a questo tipo di emergenza. Una volta che la classe è riunita, si potrebbe fare un collegamento on-line e questi medici, anche senza essere necessariamente presenti fisicamente nelle scuole, potrebbero spiegare le basi della conoscenza attuale sul Coronavirus, creando interazione fra medico, insegnante e studenti. Ci stiamo avvicinando al 14 settembre e l’informazione è fatta da giornali, telegiornali ecc., e molto meno dai medici in prima persona.

“Il personale dei dipartimenti di prevenzione, già presumibilmente occupato nel lavoro quotidiano, difficilmente potrà soddisfare i bisogni di tutte le scuole del Veneto”.

Il presidente Leoni, come il Virologo Prof. Giorgio Palù pochi giorni fa sui giornali, sottolinea poi l’importanza di un medico di riferimento per le comunità scolastiche.

«Esiste per i medici - spiega il presidente dell'Ordine lagunare - un fattore chiave, quella dei criteri di sospetto per capire il prima possibile se un paziente è stato contagiato o meno dal virus. I medici dovranno spiegare agli alunni quali sono le difficoltà nel fare una diagnosi differenziale in presenza di febbre e tosse, sintomi molto comuni. Sarà di importanza fondamentale fare capire le motivazioni dell’importanza della vaccinazione contro l’influenza e quest’anno il Ministero della Salute ha anticipato la campagna ad ottobre abbassando la soglia della fornitura gratuita a dai 65 ai 60 anni in aggiunta a quella prevista per tutte le categorie di pazienti giudicati a rischio. Serviranno quindi nuovi spazi e supporti anche di personale ai Medici di Medicina Generale per un auspicabile aumento della richiesta di vaccinazione, circa il 30% in più secondo il Segretario FIMMG del Veneto Domenico Crisarà, nel rispetto delle nuove modalità di esecuzione in sicurezza e relativo aumento dei tempi per ogni prestazione».

Le motivazioni agli studenti dovranno originare anche dall'analisi delle complicanze possibili dell’infezione quali i danni polmonari, neurologici e anche cutanei che questo virus lascia ad una persona che lo ha contratto e di cui non conosciamo ancora l’evoluzione.

Leoni sottolinea l’importanza della condivisione della problematica dei danni permanenti del Covid19 e cita come esempio lo studio della Pneumologia dell’Ospedale Ca' Foncello di Treviso diretta da Micaela Romagnoli dove sono già state riportate ai controlli post dimissione lesioni evidenti a livello strumentale e difficoltà respiratorie croniche in 3 pazienti guariti su 10.

I vaccini per il Covid arrivati alla fase 3 sono 8 su 176 studi partiti in origine in tutto il mondo, fase 3 si intende quando il vaccino viene somministrato ad un numero elevato di persone allo scopo di valutare la reale funzione preventiva del vaccino prima della diffusione generale. Al momento quindi i vaccini anti Covid non sono disponibili e dovremo aspettare ancora. “La distribuzione avverrà forse entro l’anno" afferma in questi giorni il Ministro della Salute Speranza con priorità agli operatori sanitari e ai pazienti anziani e defedati.

«Agli studenti - sottolinea ancora Leoni - serve un excursus sintetico ma completo per un'adeguata motivazione a tenere comportamenti sociali rispettosi delle regole note su mascherine, distanziamento e disinfezione e per fare tutto questo c’è bisogno di una grossa collaborazione fra alunno e medico, fra questi e il dirigente scolastico».

La seconda proposta che OMCeO Ve fa sulla riapertura delle scuole riguarda i trasporti. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha portato a casa dall’Europa 209 miliardi di euro, di cui 120 miliardi risultano a fondo perduto, quindi sono stati regalati. Questi soldi, che in qualche articolo sembrano già stati destinati, devono essere impiegati intelligentemente. Se sui treni a livello nazionale c’è ancora in vigore il distanziamento fatto per il 50% dalla capienza delle persone per vagone non si capisce perché negli autobus o nei tram le regole siano diverse nelle varie regioni.

Ci si deve organizzare in modo che alunni e pendolari viaggino su tutti i mezzi di trasporto con la stessa sicurezza, considerato anche che il traffico è diminuito in molte realtà grazie al telelavoro da casa. Vi è l’annuncio in queste ore che si è arrivati a limitare l’accesso agli autobus, tram e vaporetti a Venezia all’80% della capienza, è già un passo avanti dopo tutta una serie di variazioni sostanziali sull’argomento, ma le decisioni sulla sicurezza dei trasporti vanno prese su base scientifica, non economica.

«È prioritaria un'adeguata informazione ai ragazzi – conclude Leoni – il progetto deve essere quello di formare una coscienza sociale, utilizzando ogni mezzo di informazione con attenzione ad ogni livello intellettuale. Purtroppo non è mai stato facile rendere comprensibili a tutti le scoperte scientifiche, per capire certi processi servono conoscenze di base e anni di studio, mentre adesso i moderni mezzi di comunicazione vengono utilizzati anche dai Negazionisti e dai Terrapiattisti, soggetti capaci di creare disordine mediatico, utilizzando slogan senza senso e costruendo una pericolosa disinformazione in un mondo già bombardato da notizie di ogni tipo».

Molti riferimenti istituzionali sull’argomento possono essere trovati sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri a questo link https://dottoremaeveroche.it/ con sezioni dedicate ai cittadini ed agli operatori del settore.

Ed in vista dell’autunno… buona fortuna a tutti, ne abbiamo bisogno.

Segreteria OMCeO Ve
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