«Virus subdolo»: il prefetto Zappalorto racconta il Covid e ringrazia il personale sanitario

«Un virus subdolo, ho capito quanto facile fosse morire senza neanche accorgersene». Dimesso dall'ospedale dopo 13 giorni di ricovero, di cui 4 in terapia intensiva con il casco respiratorio, il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto racconta oggi, martedì 1 dicembre 2020, alla stampa locale i duri giorni della malattia. I primi sintomi, leggeri, il tampone e la positività, l'isolamento, il collasso che, forse, gli salva la vita perchè lo spinge a chiamare il medico che, dopo averlo visitato, lo spedisce subito al Pronto Soccorso. Ma anche e soprattutto il prefetto parla dei medici, del personale sanitario e dell'assistenza ricevuta All'Ospedale Civile. 

«Nei reparti di Medicina e di Terapia intensiva - racconta il prefetto - ho trovato un senso di sicurezza e di protezione che mi ha tolto l'ansia e la paura. La differenza l'hanno fatta i medici, la loro capacità di non farti sentire solo, l'approccio umano e cortese, la voce bassa, la carezza che ti fanno ogni volta che passano. Lì l'approccio umano è proprio uno stile: una professionalità che hanno mostrato con me e con tutti gli altri pazienti».

Dal prefetto ringraziamenti in particolare al primario di Medicina Andrea Bonanome e a quello di Rianimazione Marco Meggiolaro, a Fabio Graccetta, direttore dell'ospedale, e alle dottoresse Anna Nogara e Sara Maggiolo che lo hanno seguito in reparto.

In allegato la rassegna stampa con gli articoli di:

  • Francesco Bottazzo per Il Corriere del Veneto
  • Carlo Mion per La Nuova Venezia
  • Michele Fullin per Il Gazzettino

Qui l'intervista a Davide Calimani e Massimo De Spirt per il TgR Veneto della Rai: https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2020/11/ven-Zappalorto-prefetto-di-Venezia-malato-covid-rianimazione-e7cf540d-99ef-4a5c-95d7-1fc5814392ea.html​

 

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